10 consigli per andare bene ad un esame di grafica

Così ieri ero all’esame di progettazione grafica di alcuni ragazzi tra 18 e 26 anni: ero il temibile, sconosciuto, severissimo esaminatore esterno.

Sognavo un set di questo genere:

Non così

Invece è stato più simile a questo, ma ugualmente avvincente:

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Era la mia prima volta da esaminatore, e mi è piaciuto da matti. Dal momento però che i miei voti sono stati bassini, ho pensato di scrivere una pratica lista per te studente di grafica. Oggi sei tu che lo presenti durante un esame, domani sei tu che lo proponi al tuo capo, dopodomani sei tu che lo vendi ad un cliente, prossimo dopodomani sei ancora tu che lo spieghi ai tuoi genitori (lascia perdere). Personaggi principali Tu: studente. Io: esaminatore.

Consigli:

  1. Guardami negli occhi.
  2. Stai tranquillo.
  3. Nessuno legge quello che scrivi. O meglio, nel dubbio, fai come se nessuno avesse letto niente, così non sbagli. Scrivere ti aiuta a schiarire le idee e fa bella figura sulla pagina, ma poi raccontamelo a voce. Magari usa quel che hai scritto come gobbo se non ricordi qualcosa. Impara a leggere a testa in giù.
  4. Dimostramelo l'entusiasmo. Se non ce l’hai tu, immagina quanto ne posso averne io. Trivia: l’entusiasmo può essere contagioso. Nella peggiore delle ipotesi ti sei divertito.
  5. Fai una (rigida) selezione dei lavori. Porta solo i migliori, quelli che ti convincono, gli altri puoi tenerli in un’altra borsa, da tirare fuori (solo) se vedi che le cose vanno male. Come una sorta di granata stordente.
  6. Raccontalo quel processo creativo. Ovvero il percorso mentale che ti ha portato a quelle scelte stilistiche che mi stai mostrando. Questo racconto costituirà una parte importante del giudizio. Nessun progetto è totalmente auto-esplicativo. Insortami please.
  7. Accogli le critiche. Te ne arriveranno tante, non solo durante l’esame, ma durante tutto il tuo percorso lavorativo. Arriveranno dai colleghi, dal capo, dal committente, dal tuo moroso/a. Accoglile, ragionaci, fai anche finta di apprezzarle. Capita anche quella volta in cui sono giuste.
  8. Risorgi dagli errori con una risata. Sì la presentazione sarà cosparsa da un numero imprecisato di sviste, quell’errore di battitura, quell’elemento duplicato dalla pagina precendete che ti dimentichi di riscrivere, quella foto venuta a bassa risoluzione. Quando te lo faccio notare non andare nel panico, ma escine con una risata, un mea culpa (vero o finto che sia) e passiamo avanti.
  9. Un po’ di cultura, cazzo. Non hai più 10 anni, bisogna che inizi a farti una cultura, leggi, guarda, ascolta di tutto. Ti serve per ragionare meglio e progettare più in grande e quando meno te lo aspetti ti servirà per svoltare una situazione (ad esempio la presentazione). Nella peggiore delle ipotesi hai fatto una bella figura.
  10. I software non sono così importanti. Nel mondo reale semplicemente realizzi dei progetti (certo, manovrando anche dei software). Voglio dare per scontato che li tu sappia usare i fotware quindi, più che «Questo l'ho fatto in Illustrator», meglio «Questo è un poster che ho progettato così perché ecc».

Se ti capiterà di essere davanti a me un giorno ti basterà dire la parola chiave «Fidelio» per farmi capire che hai letto questo post e che ce la stai mettendo tutta. Buon lavoro.

Iniziamo?

Parliamo del tuo prossimo progetto, non vedo l'ora di iniziare.

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