Ho iniziato un nuovo incarico di docente in una università di design che si chiama IAAD. Rispetto alle lezioni che già faccio alla Domus academy vado molto più liscio, perché le lezioni sono italiano. Ho venticinque ragazzi (che sembrano) svegli, nati nella seconda metà degli anni Novanta, che diventeranno interior designer e io ho il compito di insegnargli alcuni fondamenti della progettazione grafica, che possano aiutarli a sviluppare e presentare meglio i loro progetti.
È buffo scoprire quante cose diamo per scontate riguardo al nostro mestiere. Ti immagini che tutti, a grandi linee, sappiano di cosa stai parlando, colgano quella citazione, capiscano la sfumatura che stai dando a quell’aggettivo, e invece no. Spesso è perché sono vecchio, ormai lo sto imparando.
In questi giorni abbiamo pubblicato il nuovo sito di Mentine, la mitica webagency con la quale collaboro ormai da un anno e per la quale ho riprogettato l’identità visiva. Ovunque io vada devo metterci lo zampino.
È stato interessante lavorare insieme a loro sul redesign del logo, ma allo stesso tempo anche sul concetto di redesign in sé, che è uno dei loro core business.
A proposito di non dare per scontato niente (vedi sopra), con redesign intendo rifacimento, in questo caso specifico il lavoro era il rifacimento del logo di Mentine (e tutte le sue applicazioni, sito, carta intestata, biglietti da visita ecc), in una maniera che fosse sì un nuovo logo, ma che continuasse a somigliare anche al vecchio, consolidato e diffuso in più di dieci anni attività.
E così è stato. Di fatto, se ti ricordi il vecchio logo, vedrai una continuità col passato (tutto maiuscolo, rosso), percependo allo stesso tempo l’avanzamento nel percorso di Mentine.
Il punto di rosso del colore è leggermente virato, diventando più brillante, il font è diventato meno neutro e più piacevole alla lettura quando è in minuscolo (vedi ad esempio i corpi testo sul sito). Ho anche introdotto delle novità, molto sottili, la distanza tra le lettere è aumentata per dare più respiro, i logo è inscritto in un rettangolo che ricorda il concetto di ‘bottone’ web, e c’è un piccolo guizzo, una scintilla che se la vedi la apprezzi. Se l’hai vista scrivimela :-)
Se invece non ricordi o non avevi visto mai il logo Mentine ovviamente poco male, tutto funziona lo stesso.
Ormai non ti resta che visitare mentine.net e dirmi cosa pensi del nuovo look.
Bene, ora torniamo all’elenco numerato meno scontato del quartiere:
- Ho progettato l’identità visiva per un ristorante vegetariano di Padova, studiando logo, sito, colori, divise, fondali per le pareti. Ti spiego tutto qui.
- Ho scoperto per caso il lavoro di un pioniere della grafica che si chiamava Alexey Brodovitch e ne ho rapidamente parlato in questo post. Guarda come il suo lavoro ancora oggi sia in qualche modo attuale.
- Sempre sul mio blog ho pubblicato un · paio, forse più · di · fotografie e ho linkato un articolo di Brad Frost che invita a non fare i creativi con le form di login. Se lo leggi ti rendi conto di quanto ha ragione.
- Interessantissimo questo Startup cemetery, un sito che analizza caso per caso che cosa è andato storto nelle startup che hanno fallito. Ad esempio: Bad business model, Competition, Lack of experience, No market need ecc.
- Stupendo lo spot di Nike Dream crazier, impossibile non commuoversi. A meno che non tu non sia un robot che non supera i test captcha «Dimostra che non sei un robot»
- Questo sito dedicato alla vita e all’opera di Stanley Kubrick è stupendo, sia come grafica che come contenuti, che come sviluppo: kubrick.life
- Mastercard, dopo avere deciso di rimuovere la parola Mastercard dal logo e lasciare solo i due cerchi sovrapposti, rilascia la sua prima identità sonora.
- Hai presente quelle bellissime mappe tridimensionali di montagna con le piste da sci, i rifugi, gli alberi, le cime, il cielo. Tutte sembrano somigliarsi e per me sono stupende. Fast Company ha intervistato quello che è il Leonardo Da Vinci di queste mappe in Why every ski trail map looks the same
- Pazzesco questo sito che ti mostra quante e quali imbarcazioni sono in navigazione nel mondo in questo momento: marinetraffic.com. E se clicchi su un indicatore ti mostra la foto, tutta la scheda della nave, la velocità, da dove parte e dove è diretta, se va a motore o a vela. Sì lo so che c’è quello degli aerei ma questo mi piace di più, ecco.
- Beh i trenta profili Tinder più divertenti meritano una visita.
- The André, il tipo che canta la trap italiana come se fosse De André, è un genio assoluto. Non conosco quasi niente delle canzoni trap, ma adoro De André e il suo sound qui è ricreato perfettamente. Devo anche dire che questo è l’unico metodo per farmi davvero ascoltare cosa dicono questi giovani di oggi. Ascolta con le tue orecchie e dimmi.
- Guillermo, inviato di Jimmy Kimmel Live sul red carpet degli Oscar, che offre tequila alle star del cinema mi fa sganasciare. Guarda.
- Anche se non segui l’NBA la storia di Giannis Antetokounmpo che dai campetti di Atene è ora al vertice del basket mondiale è raccontata benissimo in questo video. Impressionante come parlino dell’effetto Giannis sulla città di Milwaukee, dove gioca. Il palazzetto sempre pieno grazie a lui, business, indotto. Bella storia.
- Per finire, questo sketch di SNL mi ha fatto stra ridere, una rissa da bar che prende una piega esilarante: Guarda Bar fight.
- Se vuoi sentire qualcosa di inaspettato sintonizzati con Telegram su Radio Boshi o segui su Spotify la playlist Boshimani che curo ormai da anni (ho superato i 1.000 brani, ce ne saranno duecento che ti piacciono, no?).