Ho scoperto solo oggi il lavoro di Alexey Brodovitch, pioniere della grafica, diventato famoso (nell'ambito della grafica) per la sua direzione artistica del magazine Harper’s Bazaar.
Russo immigrato negli Stati uniti, nel 1934 viene chiamato a ripensare la grafica di Harper’s Bazaar e a dargli un look più europeo. Rimarrà nel ruolo di art director fino al 1958.
Ricordiamoci che all’epoca le riviste e la loro grafica erano ancora ‘pittoriche’, le fotografie in bianco e nero a bassa definizione, i layout molto rigidi e le pagine molto piene di contenuto.
A vedere oggi il lavoro di Brodovitch sento l’influenenza tipografica di Depero e dei costruttivisti russi, ma soprattutto capisco quanto ha lasciato come eredità nel mondo del progetto grafico.
L'utilizzazione di fotografie molto forti, magari scontornate, con i blocchi di testo non inscatolati nelle solite colonne dritte è un approccio che ancora oggi è valido.
Riviste come IL del Sole 24 Ore, che fanno largo uso della creatività nel layout, sono nipoti dello stile Brodovitch.
Puoi scoprire di più sul suo lavoro visitando questo indirizzo.