-riki, rrrriki. Il mio pappagallo pronunciò il proprio nome in modo diverso, come se volesse dire le cose diverse. Io ne ero convinto, quelle erano le sue ultime parole e dietro quelle si nascondeva una storia d'amore.

Sì, lui amava la mia maestra di elementari. Signora Ivana. Si vedevano di nascosto. Di notte quando mi addormentavo, Riki apriva la sua gabbia e volava da lei. Lei li leggeva le dolci poesie e lui rispondeva con il canto d'amore.

Si amavano così. Ivana desiderava i paesi lontani, ma il regime non gli permetteva di fare le belle vacanze.

Anche lei era un uccello in gabbia, e solamente nella gabbia si cantano i canti della libertà, proprio come nella libertà si ingabbia nella solitudine.

Condividevano lo stesso odore, e quando lei mi puniva in classe, mi puniva anche per la gelosia. Non ho mai detto niente. Ma ora che tutti e due hanno abbandonato questo mondo, ve lo dirò. Quello sì che era amore.

Iniziamo?

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