quant'è difficile cambiare abitudini di lavoro, io poi, non dirlo a me. In particolare parlo del browser, probabilmente il tool che utilizziamo di più, servizi online, ricerche, ozio, gossip.

Tralasciamo l'alba dei browser inizio anni duemila con Netscape, Explorer, Mozilla ecc, iniziamo a ragionare da quanto è arrivato Chrome. Sono stato e sono un utilizzatore vanilla cioè uso i software standard di Apple: Mail per la mail (non Gmail app), Calendario per il calendario (non Fantastical), Safari per navigare (non Chrome o, lo scrivo solo per Decarola, Opera).

Quando è comparso Chrome lo trovavo un bella alternativa, ma non l'ho mai impostato come browser di default. Per me il browser di default è come dire la mia tazza preferita per bere il tè, non la cambio volentieri. Tutta la comunità di sviluppatori era entusiasta di Chrome, sempre all'avanguardia con le nuove figate web. C'è un sito che tutti gli sviluppatori mostrano tra le slide dei loro talk alle conferenze, e questo sito chiama «Can I use» e mostra, per ogni specifica feature web che cerchi, quali browser la supportano, e Chrome era sempre tra queste. Safari così così, Explorer era il meme per cui tutti ridevano tipo in Big Bang Theory, ma non divaghiamo troppo.

La vera maturità l'ho raggiunta quando ho accettato che si può avere più di browser, che non avrebbe fatto male a nessuno. Essere monobrowser era diventato improvvisamente limitante.

Ho iniziato a usare Chrome solo per le Google Apps (Docs, fogli, forms ecc) e per le call (Meet), mentre Safari restava con i preferiti di una vita, migliaia di cartelle piene di link a siti che ho amato, la cronologia come una colonna traiana che si riavvolgeva fino alla notte dei tempi.

Avere diversi browser mi è necessario anche per testare le demo dei siti che progetto; a volte la stessa pagina web si vede su Safari in un modo e su Chrome in un altro. Per non parlare di Windows e Mac e delle differenze di renderizzazione dei font, lasciamo perdere.

Vabbè tutto questo per dirti che l'anno scorso in punta di piedi è arrivato sul mercato un altro browser, super hipster, super cool, forse te ne ho anche scritto, si chiama Arc. Me ne ha parlato Matteo Trapella entusiasta in un call (e sicuramente anche Decarola che mi segnala le cose fighe, dice che io non lo considero poi arriva qualcun altro mi dice la stessa cosa io mi convinco torno da lui e gli dico sai sta cosa e lui ma te l'ho detto io un anno fa non mi dài mai retta).

Con Arc non è stato amore a prima vista, non capivo come funzionava, dove si tornava indietro, cosa abbastanza importante per un browser, non vedevo la barra degli indirizzi dove l'avevo sempre vista, insomma non capivo. Dopo 6 mesi (la stesso iter mi è capitato con Notion e Figma di cui ormai sono un evangelista) ho riprovato a usarlo, ho superato lo scoglio iniziale, e ora l'ho fatto diventare il mio browser di default. Ti rendi conto quante sorprese ci riserva la vita?

Una delle funzioni che sto usando di più è lo split screen cioè di due siti che spesso devo usare affiancati, tipo il Wordpress di un sito e la versione online dello stesso sito, li salvo insieme e ogni volta che lo clicco mi splitta lo schermo e li apre insieme, senza doverlo fare a mano.

Salvo diversi 'spazi' con preferiti diversi e diversi log in (tipo diversi account di Google) così non devo uscire e loggarmi diversamente ogni volta.

Insomma te lo consiglio, Arc esiste per Mac e Windows, fatti un giro su arc.net.

E tu Camila come te la passi?
Veniamo all'elenco numerato più splittato del webbe:

  1. ho pubblicato il progetto di identità che ho curato per Elenamente, il servizio di personal HR di Elena Manzardo. Una professionista Elena che è una forza della natura e che già fu ospite di Bologna Front End con il suo talk Recruiter per un giorno. Guarda il mio progetto di identità visiva.
  2. il Metodo Boshi cresce, è uscito dalla fase di beta e ora è pubblico. C'è metodoboshi.com in cui raccontiamo tutto quel che c'è da sapere sul cos'è il Metodo e come puoi farne parte. È nato il suo account Insta con contenuti dedicati, è nato il suo canale YouTube, e soprattutto la community sta accogliendo tuttз lз nuove metodiste. Ci vediamo tra l'altro venerdì 26 gennaio alle 15 in live! Vieni anche tu, usa questo link per beccarti 3 mesi gratuiti di community anziché 1.
  3. nel frattempo mi sono lasciato trasportare sulle ali di questo breve video della National Gallery sui pastelli a cera nell'arte e sul processo produttivo di una azienda storica inglese che ancora li produce a manina.
  4. sono stato a Parma a vedere una mostra molto interessante sulla rappresentazione delle piante dal 1400 a oggi, con disegni d'epoca strepitosi seguiti da foto della clorofilla con colori sparafleshatissimi scattate con un microscopio megatronico. La mostra si chiama Impronte, 200 immagini per raccontare l'evoluzione del rapporto tra botanica e 'visual culture' questo è il sito.
  5. Mr.Bingo, idolo assoluto, illustratore, artista tutto, ha appena concluso il suo anno sabbatico in giro per il mondo e ha scritto 55 osservazioni che sono una più bella dell'altra. Seguilo su Insta se già non lo fai perché è un grande.
  6. ho fatto dei versi strani tipo che carinouuouououo mentre guardavo questз persone giapponesi che incartavano regali giustamente onorando la loro secolare tradizione sul campo
  7. ho guardato Ponticelli terra buona, un documentario su Prime sull'omonimo quartiere di Napoli da 60.000 abitanti. Immagini molto belle, quel tipo di documentario lento e poetico come piace a me guardarli alcune domeniche pomeriggio sul divano tra il sonno e la veglia
  8. sempre nell'ambito di curiosità verso le persone, mi piace intrufolarmi in case di vecchiз intellettuali perché sono piene di libri, di luce, di arte ecc. Non sono quelle case dei VIP american che si vedono su Architettural Digest. In questo caso specifico Treccani ha fatto una intervista a Luisa Laureati (che ignoravo come te prima di oggi) e in casa sua si vedono tutte queste librerie meravigliose, e ho trovato anche una ispirazione per una scala da libreria alta che mi servirebbe...
  9. sono stato a vedere il nuovo film di Miyazaki e mi è piaciuto molto ovviamente, ma era anche un mattonato iper denso di metafisica e significati possibili che mi ha mandato in tilt il cervello. Da capogiro. Mi è piaciuto molto, come sempre per lui, il commento che ne ha fatto Igort, che in pratica dice basta cercare sempre una spiegazione, un appiglio per dire mi piace non mi piace, lasciamoci trasportare e basta.
  10. ti metto un link segreto che è solo per le metodistз già nel Metodo, shhhh fai silenzio, ma so che magari ti potrebbe piacere vedere che robine preparo per la community, a quel link puoi vedere la versione extended del mio sfoglialibro sul catalogo della mostra dei CCCP a Reggio Emilia. shhhhhh.
  11. Ah ho visto Raffa e mi è piaciuto da matti, non sapevo quasi niente di lei, ma vedere la storia completa me l'ha fatta

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Lets gooooooooo