Sono stato a Venezia qualche domenica fa e sono andato a vedere Monte di Pietà, la mostra alla Fondazione Prada. Sapevo già che la mostra sarebbe stata assurda, a cominciare dal tema: il debito come fondamenta della società moderna, ma non pensavo che fosse così assurda. Ma andiamo per gradi.
L'artista è uno svizzero di nome Christoph Büchel. Artista concettuale nato nel 1966, noto per il suo approccio provocatorio e politicamente impegnato realizza installazioni immersive che ricreano situazioni reali in modo iper-dettagliato. Le sue opere trattano temi come l'immigrazione, il potere politico, la religione e, come in Monte di Pietà, la relazione tra debito e controllo sociale.
L'allestimento è stato curato dallo stesso Christoph Büchel, e ricrea un monte di pietà all'interno del palazzo storico Ca' Corner che ha una lunga storia di utilizzo proprio come sede del Monte di Pietà, istituzione fondata per offrire prestiti garantiti da beni tipo gioielli e altri oggetti di valore.
All'esterno del palazzo storico c'erano dei cartelli tipo COMPRO ORO e la biglietteria era agghindata allo stesso modo, con vetrinette varie e lo staff indossa maglie nere con colletto e logo del negozio ricamato.
Non avevo mai visitato la Fondazione Prada prima di questa mostra, quindi per me tutto era una novità. Cioè non ho subito realizzato che già la biglietteria era un allestimento della mostra.
L'allestimento era così straniante che ho fatto fatica a capire dove mi trovavo, le vibes erano quelle di un mercatino dell'usato in una location fighissima.
C'era anche un tavolo da venti persone tutto imbandito con avanzi di cibo take away che ti dico, sembravano veri se non fosse che non facevano alcun odore.
La mostra mi è arrivata il giorno successivo, quando ho avuto modo di digerirla riflettendoci su. Non mi ero per niente preparato proprio per vivere quell'effetto vergine che ti fa essere senza preconcetti.
Ho anche chiesto lì per lì ad una persona dello staff, se davvero davvero tutto tutto era stato allestito ad hoc, se quelle enormi vetrine larghe 5 metri, se quegli scaffali di metallo da magazzino alti 4 metri. Sì tutto era stato allestito dall'artista per la mostra.
Ma veniamo all'elenco più sbalorditivo del web:
Ho pubblicato un nuovo progetto appena concluso, il redesign dell'identità visiva di CMV servizi che è un'azienda multi-utility che opera nelle province di Ferrara e Bologna. Un progetto in cui volevamo volutamente essere non cool non trendy per lavorare verso un minimalismo brutale e sobrio. Font pulito, colore arancio ad alta visibilità. Icona ridisegnata pulita.
a. Le foto che abbiamo usato nel progetto sono state scattate da alcune studentesse di una scuola superiore di Cento (FE) ed è stato bello andare poi in quella scuola a presentare a loro i risultati.
Clamoroso, è arrivato stampato il Calendario Boshi 2025, guarda che carino e per festeggiare quanto è venutp bene ho fatto una promo: per i primi 10 che lo acquisteranno entro il 31 ottobre usando il coupon Early-bollettino-ottobre costerà €19 anziché €24. Spedizione inclusa in tutta Italia!
Guarda sul mio sito la pagina dedicata al calendario.Ho pubblicato una marea di video di ricerca visiva sul canale Youtube del Metodo, valli a vedere direttamente lì:
Grafiche dei bollini del prezzo
Grafiche delle etichette vintage dei fuochi d'artificio
L'identità visiva fighissima di una chiesa (sì di una chiesa) di Londra
Il nuovo font custom della rivista Rolling Stone
Il sito alluncinante di Studio Kleiner
Grafica delle etichette sulle scatole di sardine
Darius Kazemi è un genio creativo del web indie e ha fatto un bellissimo talk all'edizione conclusiva del festival XOXO che era un po' la woodstock dell'indie web
cheap.urls.loan è non solo un URL stupendo che sembra uno scam, ma è anche un sito ancora più bello perché sembra fotocopiato male a colori in una copisteria con gli infissi in alluminio anodizzato però di Brooklyn. Penso sia un progetto provocatorio di designer fighissimi. Anzi se lo capisci spiegamelo.
no vabbè blaines.world anche questo è un URL bellissimo, ma com'è? Voglio anche io degli URL (o delle URL non ho ancora capito) così. Questo è il sito credo di uno sviluppatore designer, come al solito, con del senso dell'umorismo stilistico. Adoro.
non ce la faccio più, ti giuro: afterthebeep.tel. Cioè hai capito? .tel? Vabbè questo al quale puoi lasciare un messaggio audio. Ah ok ho realizzato, è tutta roba fatta dal su menzionato blaines.world. Scusa ora sono stremato mi devo un attimo riposare dopo tanta figaggine.