L’ex mercato ortofrutticolo di San Donato, a Bologna, diventa la casa di un’orchestra under 35 e uno nuovo spazio ludico, musicale ed educativo, in un quartiere popolare della città.

Il Mercato sonato è un progetto di rigenerazione urbana ideato dall’Orchestra Senzaspine e da Arancine Live, sostenuto da istituzioni pubbliche e private tra le quali il Comune di Bologna, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione Emilia-Romagna e Fondazione Unipolis. A noi hanno chiesto di essere i loro partner per la comunicazione e di creare l’identità visiva.

La ricerca iconografica ci ha portato a trovare nei cartelli tipici dei mercati, scritti a mano, a pennarello, con colori primari, la chiave di lettura adatta a conservare il passato di mercato rionale coniugandolo a un impianto grafico contemporaneo.

L’obiettivo del Mercato è di fare avvicinare nuove persone al mondo della musica e della cultura, la scelta è stata quindi quella di una grafica fresca, diretta e aperta.

Questo tipo di grafica ben si presta ad adattarsi ai vari contenuti che il Mercato può rappresentare. Creando anche degli interessanti cortocircuiti.

Su una locandina, conenuti di musica classica, con una grafica pop e familiare generano la giusta scintilla.

Il sito monopagina responsive, messo in codice da Modo, è il racconto dell’avanzamento del progetto, che è solo ai suoi stadi iniziali.

Ipse dixit

Sergio Bettini

Architetto

Studio Bettini architetti

Siamo molto contenti di aver affidato a Emmaboshi la cura del nostro nuovo sito dello Studio Bettini architetti.

Non era semplice raccogliere nella stessa cornice ambiti raramente riconducibili a uno studio di architetti, che unisse ai progetti e alle realizzazioni, anche le pubblicazioni scientifiche e uno spazio per la didattica universitaria.

Emmaboshi ha trovato la giusta cornice cogliendo pienamente il nostro approccio professionale e la cultura che lo anima, con una proposta leggibile e di agile fruizione. Ora non abbiamo solo un sito, ma un libro da sfogliare in rete, di cui le lunghe schede storico-critiche che descrivono i lavori sono la testimonianza più concreta.

Grazie Emmaboshi!

Iniziamo?

Parliamo del tuo prossimo progetto, non vedo l'ora di iniziare.

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